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Sotto la maschera…

di Andrea Cantaluppi

C’è il vero volto etico, morale e culturale che gli statunitensi si sono sempre vergognati di mostrare, ma che ora, dopo aver eletto un razzista troglodita come loro capo, possono finalmente mostrare al mondo senza più vergognarsi.

Si sono finalmente sdoganati da una maschera che ha illuso milioni di persone in buona fede. Vedasi il “sogno americano”, costruito dalle pellicole holliwoodiane al servizio dell’”arrivano i nostri”.

Questa scelta elettorale viene sempre più rafforzata ogni qual volta il nuovo energumeno annuncia provvedimenti che  lasciano senza fiato le Cancellerie di ogni parte del mondo.

Protezionismo, isolazionismo, fascismo, aggressività verso tutto e tutti sono la cifra politica di questi ex esportatori di democrazia nel mondo.

Di fronte a questo strano e inesplorato “Statista”, che cambia opinione su tutto ogni giorno che passa, che dimostra di non conoscere la geo-politica mondiale, che un giorno assicura gli istinti raziali dell’attuale presidente Israeliano e il giorno dopo invita alla Casa Bianca il Presidente dall’Autorità Palestinese per indicargli la via della pace, incarna tutta l’ignoranza grassa del suo popolo che ha come unico panorama il proprio grasso ombelico.

E proprio a questo ha parlato il presidente, e questo ha risposto.

Gli statunitensi ancora non si sono resi ben conto di vivere al di sopra delle loro possibilità. Mostrano la faccia dei predatori, lo spirito schiavistico che ha formato le basi economiche di quel paese. Continuano a distruggere l’unico pianeta che abbiamo a disposizione. Continuano con un espansionismo neo-colonialista difeso dallo stato in nome dei propri interessi nazionali.

Il capitalismo da guerra dei pionieri, che hanno tolto milioni di chilometri quadrati ai nativi appoggiati da un esercito che sa fare solo il ruolo del protettore dei violenti e dei ladri. La schiavitù esercitata fino alla tortura. La rapina delle risorse naturali nel sottosuolo di altri paesi soggiogati.

Ecco chi sono, ed ecco perché hanno trovato il presidente giusto che non si vergogna di incarnare tutte queste storture civili, economiche e culturali.                                                               E finalmente possono uscire allo scoperto.

I giudici statunitensi continuano a bocciare la sua richiesta di bloccare l’ingresso ai musulmani. Non è solo un aspetto legale per i diritti civili e umani, sotto c’è molto altro.

Guarda caso, mentre sta per finanziare le già ingentissime risorse al settore militare, ad impedire che si dia una regolamentata alla libera vendita delle armi,  non si toccano gli interessi degli stati esportatori di petrolio.

Quando esploderà la questione dei rapporti con la Russia, il vecchio “impero del male”, oggi diventato amico strategico, si scopriranno i veri interessi dell’immobiliarista.

Si è inventato il problema dei migranti, ma anche qui non c’è nulla di nuovo. Mentre gli agricoltori di tutti gli stati del sud dichiarano ufficialmente che senza i migranti sottopagati l’agricoltura chiuderebbe per fallimento, lui raccoglie e aizza la paura del diverso. Non farà niente di più di ciò che ha già fatto il suo predecessore “democratico”.

Obama ha dato 750 milioni di dollari ai governi del centro America per limitare la migrazione verso gli USA.  Nel frattempo ha deportato dal 2009 al 2015, circa 2 milioni e mezzo di migranti, il maggior numero della storia statunitense.

Nulla di nuovo o di più.

Riflettiamo sul dato che il sistema legale statunitense, mutuato da quello degli altri isolazionisti britannici, non è fondato sulla stato di diritto come noi lo intendiamo. Lo stesso sistema elettorale è governato dai grandi elettori, di stampo medioevale, (chi ha più soldi conta di più), e queste elezioni lo hanno dimostrato: Clinton ha avuto circa 2 milioni di voti in più di lui, ma il neo presidente ha preso la maggioranza dei voti dei grandi elettori che rappresentano la finanza, le multinazionali, le industrie del riarmo. Voto popolare?

 

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