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Fotografie di una giornata particolare a manfredonia

19 Giugno 2013, sul molo di ponente di Manfredonia, si è svolto un evento in ricordo dei migranti morti affogati nel tentativo di raggiungere una terra che desse loro ospitalità.

Si è tenuta una preghiera concelebrata dai sei rappresentanti di religioni diverse: pope ortodosso; cristiano maronita siriano; pastore valdese; imam islamico; giovane induista; vescovo cattolico; vissuta nello spirito di conciliazione e di unità dei credenti nei confronti dell’Uomo.

Si sono letti da un papiro lungo molti metri, i comunicati delle agenzie di stampa internazionali, le tristi e incessanti notizie delle morti che, ad oggi, assommano, per difetto, ad oltre 20.000!

Per dare un segno e un luogo tangibile a coloro che vogliono raccogliersi in meditazione, si è posta una lapide con su scritto:”DITA LIQUIDE STROZZARONO LA VOSTRA SPERANZA, MANI APERTE ACCOGLIERANNO IL VOSTRO SOGNO”.

La parziale panoramica delle foto illustra sia i momenti di preparazione sia dell’evento stesso.

Si sta lavorando ad un filmato molto più esauriente.

Da quella giornata sono tornato più fiducioso, adesso bisogna concretizzare il loro sogno.

Uomini e donne che danno speranza con il loro silenzioso lavoro volontario; i giovani di “io ci sto” che da tutta Italia partecipano al campo di lavoro insegnando ai migranti l’italiano, le tematiche del lavoro, l’iter burocratico e legislativo per ottenere i documenti di riconoscimento; Emergency con il suo bus super attrezzato che sembra un’astronave nel deserto del “ghetto”; gli avvocati di strada che raccolgono le denunce sulla condizione di schiavitù e di sfruttamento; la regione Puglia con le sue preziose autobotti di acqua potabile; il comune per la raccolta dell’immondizia; gli scalabriniani costantemente presenti e pronti nell’emergenza e nella soluzione dei problemi quotidiani; le cooperative del terzo settore che aiutano i migranti ad inserirsi; la Guardia Costiera i cui marinai rischiano la vita ad ogni soccorso.

Mi dimentico, e chiedo scusa, di molti altri, ma sottolineo che da quel 19 giugno 2013, è partita una campagna per combattere l’ingiustizia e il sopruso, per la legalità, per il rispetto dei diritti e per la dignità, e per ottenere questi risultati c’è bisogno di unità e lavoro da parte di tutti.

Insieme dovremo dire con orgoglio sia per quello che abbiamo fatto ma più che altro per quello che faremo che: CON VOI E’ NAUFRAGATO IL SOGNO, MA NON LA SPERANZA DI UNA VITA MIGLIORE”.

Andrea Cantaluppi

 

 

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