Andrea Cantaluppi articoliArticoli

Da dove veniamo e dove stiamo andando?


Siamo in piena rivoluzione tecnologica, continuiamo a migliorare le nostre capacità di comunicare, spostarci, esplorare il cosmo, produrre nuovi materiali dalle
caratteristiche stupefacenti, di diagnosticare precocemente e a volte addirittura curare le malattie, e di sviluppare algoritmi di fantastica potenza nell’area
che viene definita come intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, solo un folle può negare che il clima si stia rapidamente deteriorando e che le disuguaglianze
economiche e sociali siano diventate spaventose. I movimenti migratori che questi due fattori hanno messo in moto sono giganteschi, per non dire della moltiplicazione di conflitti armati.

Tirati di qua e di là da spinte contrastanti, incerti sugli orizzonti di uno sviluppo tecnologico incalzante e difficile da prevedere, assediati come siamo dalle tante urgenze quotidiane, alla fine restiamo inchiodati nel presente, dove prevale una sensazione di allarme. Alzi una mano chi una volta o l’altra non ha pensato che mai l’umanità si è trovata di fronte a tante tragedie tutte insieme.
È il caso di riandare indietro nella storia fino alle origini della storia stessa. Forse non troveremo risposte dirette, ma certamente capiremo meglio perché siamo arrivati a questo punto.

Un aiuto scientifico ce lo suggerisce Guido Barbujani, genetista, che ha scritto un libro sull’alba della storia.

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