Andrea Cantaluppi articoliArticoli

PER NON DIMENTICARE

BISOGNA FARE MEMORIA, LA MEMORIA DELLA STORIA, DELLE PERSONE.

Molti sanno che in Italia furono promulgate le leggi razziali, in pochi conoscono la sostanza di quei bestiali e stolidi provvedimenti. Quindi per ricordare che il 5 agosto del 1938 gli intellettuali fascisti pubblicarono il “Manifesto della razza” sulla rivista “La difesa della razza”, e che il 5 settembre il re Vittorio Emanuele III firmò le Leggi razziali fasciste, mostrerò l’elenco completo delle proibizioni, dei “non”, nei confronti degli ebrei.

Lascio al lettore ogni considerazione in merito.

Non possono essere iscritti al Partito nazionale fascista.

Non possono far parte di associazioni culturali e sportive.

Non possono studiare nelle scuole pubbliche.

Non possono insegnare nelle scuole statali né in quelle parastatali.

Non possono insegnare né studiare in accademie e istituti di cultura.

Non possono lavorare come insegnante privato.

Non possono entrare nelle biblioteche.

Non possono avere una radio.

Non possono sposarsi con italiani “ariani”.

Non possono, da cittadini stranieri, rimanere in Italia, né ottenere la cittadinanza italiana né mantenerla se concessa dopo il 1919.

Non possono lavorare come notaio, giornalista, avvocato, architetto, medico, farmacista, veterinario, ingegnere, ottico, chimico, saltimbanco girovago, agronomo, geometra, perito agrario, perito industriale.

Non possono avere la licenza per il taxi.

Non possono fare i piloti d’aereo.

Non possono lavorare in nessun ufficio della Pubblica Amministrazione.

Non possono lavorare nelle società private a carattere pubblico, come le banche e le assicurazioni.

Non possono prestare servizio militare.

Non possono essere proprietari o gestori di aziende.

Non possono essere proprietari di terreni o di fabbricati.

Non possono farsi pubblicità.

Non possono essere tutori di minori.

Non possono, in alcuni casi, neanche mantenere la patria potestà sui propri figli.

I testi redatti, curati o commentati da autori ebrei, anche se scritti con “ariani”, non possono essere adottati nelle scuole. Le carte geografiche murali di autori ebrei sono vietate.

Gli ebrei non possono assumere domestici “ di razza ariana”.

Non possono lavorare come portieri di stabili abitati da ariani.

Le strade, le scuole e gli istituti non possono avere nomi ebraici e per questo vengono cancellati.

Non possono comparire sugli elenchi telefonici e per questo sono cancellati.

Non possono pubblicare necrologi.

Nei programmi radiofonici e nelle stagioni dei teatri non ci possono essere opere scritte da autori ebrei.

Gli ebrei non possono fare gli attori, i registi, gli scenografi, i musicisti, i direttori d’orchestra e per questo vengono licenziati.

Nelle mostre non possono essere esposte opere di pittori e scultori ebrei.

Gli ebrei non possono fare i fotografi.

Non possono fare i tipografi.

Non possono vendere oggetti d’arte.

Non possono vendere oggetti sacri, soprattutto se cristiani.

Non possono avere una rivendita di tabacchi.

Non possono lavorare come commerciante ambulante.

Non possono gestire agenzie d’affari.

Non possono gestire agenzie di brevetti.

Non possono vendere gioielli.

Non possono essere mediatori, piazzisti, commissionari.

Non possono vendere oggetti usati.

Non possono vendere apparecchi radio.

Non possono vendere libri.

Non possono vendere penne, matite, quaderni.

Non possono vendere articoli per bambini.

Non possono vendere carte da gioco.

Non possono fare gli affittacamere.

Non possono gestire scuole da ballo e scuole di taglio.

Non possono gestire agenzie di viaggio.

Non possono lavorare come guida turistica.

Non possono lavorare come interprete.

Non possono gareggiare nelle manifestazioni sportive, il CONI li ha espulsi da tutte le federazioni.

Non possono frequentare posti di villeggiatura in luoghi considerati di lusso, come la Versilia, alcune località di montagna, ma anche Ostia, il mare di Roma. In pratica non possono andare in spiaggia.

Non possono vendere alcolici.

Non possono esportare frutta e verdura.

Non possono esportare la canapa.

Non possono gestire la raccolta di rifiuti.

Non possono raccogliere rottami di metallo.

Non possono raccogliere lana dai materassi.

Non possono tenere depositi né possono vendere carburo di calcio.

Non possono raccogliere né vendere indumenti militari fuori uso.

Non possono avere il porto d’armi.

Non possono avere concessioni per le riserve di caccia.

Non possono avere permessi per fare ricerche minerarie.

Non possono esplicare attività doganali.

Non possono tenere cavalli.

Non possono nemmeno allevare piccioni.

Norme assurde, ridicole, persino comiche. Ma gli ebrei non ridevano.

In ultimo vorrei commentare la foto che appare in cima allo scritto. Si vede un soldato israeliano che, nella striscia di Gaza, minaccia una giovane mamma palestinese con i suoi figli. Loro sono terrorizzati così come lo erano i bambini ebrei davanti ai mitra dei nazisti. Per non dimenticare mai l’abisso in cui spesso, troppo spesso, cade l’umanità, bisogna ricordare a tutti, ma proprio a tutti e specialmente a coloro che hanno sofferto la Shoa, che i valori umani vanno sempre e comunque rispettati se non si vuole assumere il ruolo del carnefice che ogni anno condanniamo e se non si vuole cadere in ricorrenze retoriche che offendono le vittime di allora.

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