Lotte Dann TrevesRacconti Brevi

Infanzia ad Augsburg, Germania

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Nonni e nipoti: trasmissione della memoria che ci aiuta a capire e a conoscere meglio chi siamo e da dove veniamo.

“Ultima di cinque figlie” è un racconto di una straordinaria donna che sa ricordare e trasmettere i dati salienti della sua lunga vita.

Con i suoi 102 anni, pericolosamente vissuti, ci racconta la sua e la nostra Storia, quella fatta dalle difficoltà quotidiane che forgiano il carattere, con un garbo ironico che è la sua colonna sonora.

In questo racconto apprendiamo il senso fortissimo dell’appartenenza del popolo ebraico che, pur in eterno cammino e senza un terra stabilmente “natia” che desse una definizione territoriale e statuale, ha saputo trasmettere se stesso. Scopriamo quelle profondissime radici che fanno crescere quell’albero genealogico che, sfrondato mille volte dei propri rami, continua a crescere vigoroso.

“Nonna Lotte” è sempre stata una combattente coerente contro le ingiustizie del mondo, da chiunque perpetrate e non accetta ne mai accetterà che da schiavizzati si possa diventare schiavisti.

Questo l’ha portata a rifiutare nettamente ciò che ha visto nell’ultima sua visita in Israele.

Da ebrea “molto” laica, come si definisce, non accetterà mai che lo stato d’Israele si trasformi e si riduca in stato religioso, cioè a stato ebraico, così come ci sono gli stati islamici, e quindi stato di una sola parte dei residenti e proprio in un territorio che ha visto nascere i tre monoteismi.

Lei dice Basta a questa sessantennale guerra che non risolverà nulla e provocherà lutti tra popoli fratelli.
Andrea Cantaluppi

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