GAZA: DIETRO I NUMERI CI SONO LE PERSONE

55mila uccisi accertati, almeno 15mila dispersi, 125mila feriti, due milioni di sfollati. L’80% di Gaza è rasa al suolo, oltre il 70% è inaccessibile per gli ordini di evacuazione imposti dall’esercito israeliano.
A 20 mesi dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023 e dall’inizio dell’offensiva israeliana sulla Striscia e del genocidio palestinese, dopo le mobilitazioni nelle piazze di tutto il mondo i governi iniziano a reagire. Ma, per ora, solo a parole mentre nella piccola enclave palestinese simbolo della Nakba, sotto totale assedio da due decenni, alla popolazione sono lasciate solo due opzioni: morire di fame o di bombe.
Gaza vive una minaccia esistenziale: le sue reti sociali, economiche, culturali sono a pezzi, mentre il governo israeliano e l’amministrazione statunitense lavorano al
progetto di pulizia etnica.
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