Bintou e il serpente arcobaleno
È un’altra giornata di sole nel piccolo villaggio nel cuore
dell’Africa occidentale, dove vive la nostra piccola Bintou.
È nota per la sua curiosità e il suo coraggio, e tutti nel
villaggio, fin dalla sua nascita, hanno detto che un giorno
avrebbe fatto qualcosa di grande. In effetti, ha fatto molte
grandi cose: è stata scelta come custode della zucca di
Oxum, ha aiutato il villaggio facendo amicizia con il grande
uccello, ha viaggiato nel regno degli spiriti e delle piante in
compagnia di Ossaem, signore delle medicine. La nostra
piccola amica, infatti, è nata per grandi cose: ancora così
piccola di dimensioni porta con sé un axè gigante, e in
questa avventura dimostrerà ancora una volta la
dimensione della sua grandezza.
Fin da bambina ha sentito storie sul serpente arcobaleno,
una creatura magica che viveva nei recessi della foresta e
appariva solo nelle notti di luna piena, dopo le prime
piogge, quelle che schiarivano i cieli. Le storie narrano che
quando il cielo era sereno, l’arcobaleno appariva
misteriosamente sotto la luce della luna. In effetti, la nostra
piccola amica non capiva bene quale sarebbe stata la
differenza di questo arcobaleno da quello che appariva di
giorno, dopo ogni pioggia.
Una notte, mentre la luna piena splendeva sul villaggio e,
sorprendentemente, non aveva nemmeno piovuto, Bintou
sentì un mormorio provenire dalla foresta. La voce era
dolce come il vento, ma portava un richiamo irresistibile.
Sospettosa, la nostra piccola amica, con la sua fedele
scimmietta, si vestì di coraggio e decise: oggi mi
presenterò a questa signora arcobaleno. Così prese la sua
lampada a olio di palma con lo stoppino di cotone che
aveva fatto da sola, e seguì il sentiero, un passo leggero
che quasi seguiva il battito del suo cuore. Camminò fino al
cuore della foresta, in quella notte magica, all’improvviso
illuminata dai colori dell’arcobaleno che oscurava le poche
stelle che gareggiavano nel cielo con la luna piena. Più si
avvicinava al cuore della foresta, più i mormorii
diventavano intensi, a volte sembravano uccelli notturni
come la mamma gufo, a volte sembravano solo il vento tra
le foglie della savana.
Arrivata in una radura illuminata dalla luna, Bintou ebbe la
vista abbagliata da tanti colori e fu allora che vide
l’impossibile: un serpente dalle squame luminose in tutti i
colori dell’arcobaleno, che scivolava con grazia fra gli
alberi. Bintou era paralizzata da tanta bellezza, e ciò che
doveva aver causato tanta paura per le sue dimensioni
provocò alla nostra piccola amica una calma indescrivibile.
E in quel momento il serpente si fermò, chinandosi a
guardare negli occhi di Bintou. I suoi occhi sembravano
due pietre di smeraldo, erano del colore delle acque del
fiume dove Bintou faceva il bagno. Dopo un minuto, il
serpente cominciò a parlare e la sua voce risuonava come
musica. Attentamente, ascoltò il serpente: “Bintou,
conosco il tuo spirito curioso e il tuo coraggio. Oggi avrai la
possibilità di realizzare un desiderio, ma in cambio mi
dovrai aiutare a proteggere la mia foresta”.
Bintou non sapeva cosa chiedere, perché voleva tante
cose, ad esempio rivedere sua nonna. Pensava che, se il
serpente fosse stato magico, avrebbe potuto riportare
indietro sua nonna. Oppure poteva chiedere la pace nei
villaggi, giusto, sussurrava tra sé e sé. Alla fine, pensò e
disse esattamente quello che voleva: voleva aiutare il suo
villaggio, portando più prosperità e abbondanza. Ma il suo
villaggio era già prospero e ricco, c’era di tutto, dall’igname
al riso, dall’olio di palma alla manioca, al mais, alla canna
da zucchero e agli animali, c’erano bufali e mucche e
c’erano molti uccelli, faraone e maiali selvatici. A volte
pioveva poco, e il Baba di Bintou era preoccupato. Allora
chiese al serpente piogge più frequenti in modo che i
raccolti fossero ancora più abbondanti.
Il Serpente Arcobaleno accettò, ma emise un
avvertimento: “D’ora in poi sarai la guardiana di questa
foresta. Solo chi rispetta la natura potrà godere della mia
magia”.
Bintou accettò e fece segno di riverenza: anche chinata, si
rese conto che gli occhi del serpente brillavano più
luminosi e, con questo intenso bagliore, il serpente toccò la
testa di Bintou, benedicendola. La nostra piccola sentì un
calore nel petto. Da quel momento in poi, fu come se
portasse dentro di sé lo spirito della foresta, che la riempì
d’orgoglio e di coraggio. Quando alzò la testa, il serpente
era scomparso e l’arcobaleno nel cielo brillava ancora di
più. La nostra piccola amica riprese la via del ritorno al
villaggio: riscaldata da quel momento magico del tocco del
serpente, si sentì come fluttuare.
Quella stessa notte, le nuvole cominciarono a formarsi e
presto la pioggia cadde sul villaggio, rinvigorendo i raccolti
e riempiendo i fiumi. Da allora, Bintou ha sempre svolto
questo ruolo di guardiano della foresta, proprio come
facevano già tutti al villaggio, ma ora con più intensità e
gratitudine.
Ogni volta che appare l’arcobaleno, Bintou cammina verso
quella foresta nella speranza di vedere di nuovo il
Serpente Arcobaleno, ma non è ancora apparso di nuovo.
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