ArticoliGiancarla Codrignani

L’Italia dopo le elezioni europee resta l’Italia.

La parola “fascismo” ormai si usa indifferenziata a definire i colpi di Stato, l’apartheid, i governi che violano le Costituzioni liberali, ma origini, metodi, responsabilità sono sempre da contestualizzare. Uguale invece è sempre l’infiltrazione subdola nelle coscienze, evidentemente ancora sprovvedute se non sanno prevenire il pericolo ai primi sintomi: dopo succede che  Mussolini e Hitler vengono eletti “democraticamente”.

Nel 2017 il MSI aveva il 4,3%; nel 2022 FdI ottenne il 26%, anche se quel governo fu votato solo da due terzi del Paese; un terzo, peccato, non è rappresentato. La gente sta troppo sui social.

Per le Europee abbiamo visto.

Il fascismo, infatti, sembra non avere più bisogno di violenza: avevamo visto i neo fascisti in TV mentre celebravano l’anniversario di Acca Larenzia o di Dongo. Per lo sfogo della rabbia si vede che basta Salvini.

Se purtroppo la sinistra da un pezzo non ha una visione e nemmeno una piattaforma opportunista compatibile con le nevrosi delle correnti interne e l’egemonia sul “campo largo” immaginario, Meloni ha “alzato la posta”. Così siamo andati a votare: adesso tocca all’Europa prendere coraggio per realizzare una politica unitaria nonostante le “differenze”. Perché il governo italiano vuole l’Europa non federale, ma “confederale”, tipo “Europa delle patrie” alla De Gaulle, nazionalista.

Vedremo che cosa ne verrà fuori.

Torniamo alla “cucina italica” come l’abbiamo lasciata. Non si dissolvono gli scandali e i familiari ministri con le relative frequentazioni di potenti discutibili (come Angelucci o Spinelli) fanno temere un futuro di boiardi che lucrano sui finanziamenti pubblici. Meloni aveva imposto il voto personalizzato, subdolamente autoritario e, per distrarre dai problemi finanziari scaricati su Giorgetti, aveva rilanciato, sotto le elezioni, la riforma della Costituzione su basi autoritarie ( e la gente che chiede sicurezza ci sta): il premierato rappresenta il comando unico dell’uomo (donna?) forte e ha suscitato la distrazione cercata; ma adesso bisogna pensarci sul serio.

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