Partito della Terra

LA CRISI 



Newsletter n. 144 del 4 gennaio 2024 

Cari Amici, apro il Vangelo e leggo: “quando sentirete di guerre e di rumori di guerre…chi si trova sulla terrazza non scenda e non entri a prendere qualcosa nella sua casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello.  In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano…”. Oggi ci sono più che guerre e rumori di guerre, il mondo è spezzato, a Gaza è in corso un genocidio e in Ucraina una guerra: addirittura secondo il Presidente della Repubblica che, non sappiamo in base a quali indiscrezioni,ce ne ha dato la singolare notizia nel discorso di fine anno, la Russia intenderebbe con la guerra annettersi l’Ucraina, ciò che inevitabilmente, stando ai moniti americani, significherebbe la terza (e forse ultima) guerra mondiale. La Turchia continua a mietere vittime e a distruggere ospedali, fabbriche e altre infrastrutture per colpire i Kurdi nella Siria del nord-est, prendendo di mira diverse zone del Rojava, il Kurdistan occidentale. Tutto ciò mostra, contro le speranze che avevamo concepito di un nuovo ordine, e persino di una Costituzione, mondiale, che il sistema giuridico internazionale è distrutto: le leggi sono rimaste, il diritto è sparito. La competizione strategica militare che gli Stati Uniti hanno voluto istituire come regola dei rapporti mondiali ha fatto sì che si sia spezzata quella struttura inventata dopo la Seconda guerra mondiale, che era il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che nell’intesa tra i cinque suoi Membri permanenti, doveva garantire la pace e la sicurezza tra tutti. In questa situazione, personalmente io non penso di potermi occupare d’altro che di una politica capace di invertire quest’ordine delle cose, non solo per un lontano futuro, ma per la tragica urgenza di oggi. Perciò, tenuto conto dei miei limiti, ho deciso di lasciare la Presidenza di Costituente Terra, il cui mandato per conseguenza ai sensi dell’art. 21 dello Statuto, fino a un’Assemblea da convocare entro due mesi è confidato, del resto con ottime prospettive, al vicepresidente Luigi Ferrajoli.Comunicando con una mia lettera al Comitato esecutivo dell’Associazione questa mia decisione, ho scritto: «Penso che abbiamo fatto un buon lavoro insieme, e nel frattempo abbiamo avuto un cambiamento d’epoca. Siamo partiti alla fine di un’epoca storica spaventosa, segnata dalla reciproca minaccia di un’ecatombe nucleare, quando sembrava che tutto potesse ricominciare di nuovo, che un nuovo ordine del mondo fosse teoricamente concepibile e politicamente attuabile anche se arduo, concordi come siamo stati nel dire “Ora si può”, ciò che fino a quel momento era apparso impossibile. Oggi siamo all’inizio di una nuova epoca, ancora più malvagia di quella da cui pensavamo di essere usciti, e quelli che dovrebbero essere gli attori del nuovo assetto costituzionale del mondo che abbiamo elaborato e sognato, Stati e governanti, si sono mutati in mostri che si azzannano tra loro promettendosi rovina e perfino legittimando e intestandosi il genocidio in corso e quello che viene ormai spensieratamente ipotizzato come terza guerra mondiale. È necessario perciò convocare tutte le risorse che ci possono trattenere dal precipizio, non solo il diritto, “grandezza e miseria” come scriveva Dossetti, ma la politica, la cultura, la comunicazione, le fedi.«È in questa nuova situazione che dovrà operare Costituente Terra nel perseguimento dei suoi fini sociali. Non mi permetto di dire nulla in proposito, se non constatare che l’ONU è stata in questi frangenti l’unica realtà istituzionale (a parte il papato) che ha mantenuto un volto umano ed ha operato in termini di unità umana. Penso perciò che per promuovere un futuro costituzionale mondiale, non lo si debba fare come se si dovesse ricominciare da capo, ma a partire da quanto già acquisito, e arricchendo il patrimonio costituzionale di cui l’ONU è riuscita anche in mezzo a questi orrori a farsi interprete. Come già si disse dopo l’89, è proprio da una riforma e da un potenziamento dell’ONU che si può costruire un’alternativa credibile. Per esempio compensando con maggiori poteri attribuiti al Segretario Generale, da scegliersi sempre tra i Paesi meno favoriti, i poteri oggi attribuiti ai cinque Membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, le cui decisioni, quando si manifestassero come veto, dovrebbero comunque essere avallate da consensi parlamentari o popolari. Ma queste sono fantasie del futuro».In attesa della prevista assemblea, allo scopo di non far venir meno la continuità del lavoro intrapreso, continuerò tuttavia a curare i due siti “Costituente Terra” e “La biblioteca di Alessandria” e questa newsletter, con i cui destinatari sarò lieto di mantenere comunque il rapporto. Nel sito pubblichiamo un articolo di Riccardo Gullotta, “L’Intelligenza artificiale va alla guerra”, e l’omelia della notte di Natale del Patriarca Latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, “Non c’era posto per loro”. 
Con i più cordiali saluti
Raniero La Valle

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