ArticoliLeonard Cohen

Attraversare un periodo

In concerto
In concerto

Stiamo per attraversare un periodo di smarrimento, una fase insolita in cui la gente trova la luce nel bel mezzo della disperazione e la vertigine in vetta alle sue speranze. È anche un momento mistico, e qui sta il pericolo. La gente presto vorrà obbedire alla voce dell’Autorità, e molte bizzarre argomentazioni su cosa sia l’Autorità nasceranno nella mente di ognuno. La famiglia di nuovo sarà considerata come il Fondamento, degna di molti onori e di molta devozione, eccetto chi di noi sia stato attratto da possibilità alternative, ci lasceremo trasportare dal movimento, malgrado il movimento dell’amore.

La generale richiesta di Ordine spingerà molti personaggi cocciuti e intransigenti a imporlo. Una tristezza da zoo calerà sulla società.

Tu ed io, che non desideriamo che un’intimità incolpevole, ci troveremo a non desiderare di pronunciare neanche la prima parola del piacere indagatore, per timore di rappresaglie. Ogni disperato vivrà dietro lo schermo di una burla. Ma io ti giuro che non andrò mai oltre la portata del tuo profumo.

Che aria severa ha la luna stanotte, come il volto di una Vergine di Ferro, al posto della solita da indistinto idiota.

Se pensi che a Freud si tributino oggi scarsi onori, e con lui ad Einstein, e a Hemingway, aspetta e vedrai cosa succederà a quelle teste canute, per opera di quelli che verranno dopo di me.

Ma ci sarà una Croce, un segno, che qualcuno saprà interpretare; un incontro segreto, un avvertimento, una Gerusalemme nascosta dentro Gerusalemme. Io vestirò abiti bianchi, come al solito, ed entrerò nel Più Riposto dei Luoghi come ho fatto di generazione in generazione, per supplicare, per difendere, per giustificare. Varcherò la soglia della stanza della Sposa e dello sposo, e nessuno mi seguirà.

Non dubitare, nel prossimo futuro vedremo e sentiremo sempre più cose di questo genere da persone come me.

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