ArticoliQuadrilatero della violenza

Missione di osservazione lungo la rotta migratoria

Si può incontrare di tutto nella rotta dei migranti. Bande che lavorano per il crimine
 organizzato, gang locali indipendenti, funzionari corrotti, poliziotti estorsori,
picchiatori, e migranti molestati, vittime di estorsione, sequestrati, schiavizzati,
violentati ed anche assassinati, e che sono visti come fonte inestinguibile di guadagno
 dai latifondisti.

Fortunatamente si incontrano anche difensori dei diritti umani, rifugi umanitari e
 messicani solidali. Il caso emblematico é quello delle Las Patronas, un ineguagliabile
gruppo di donne che per più di 15 anni hanno messo insieme, cucinato e impacchettato cibo
 e bevande per darle ai migranti, nel momento in cui passano tutti attaccati ad un treno,
 e prendono al volo il cibo che non avevano potuto mangiare prima, caduto insperatamente
nel viaggio. I partecipanti della Missione di Osservazione, sono stati ricevuti, sistemati
, alimentati e coccolati dalle partecipanti del gruppo,  e con loro hanno riportato a casa
 testimoni, percorso le strade e pianificato le prossime strategie di lavoro.

Si alimenta sempre l’ottimismo e la speranza con una visita a Las Patronas, che conosciamo
 bene e frequentiamo, ma la più gradita sorpresa é stata scoprire la gente della comunità
 di Las Barrancas, nel comune di Cosoloacaque, dove vivono circa 3 mila persone,
nella maggior parte elettricisti, saldatori e operai edili, e lavorano nelle vicine
comunità di Coatzacoalcos e Cosoloacaque.

Il primo maggio, un gruppo armato si é fermato a “La Bestia”, all’altezza della comunità di Las
Barrancas, esigendo da ognuno dei circa 300 migranti tra i 100 e i 300 dollari per viaggiare nella
parte posteriore del treno. Li hanno attaccati con coltelli e armi da fuoco. Coloro che non pagavano,
finivano per essere feriti o lanciati dal treno e molti altri si sono lanciati per salvarsi la vita.
Si parla di morti e feriti gravi, ed é certo che gli assaltatori si sono dileguati a bordo di macchine
nere con i vetri oscurati.

Resosi conto di ciò che succedeva, il signor Julio Rodriguez, un muratore, che ha un campanello montato sulla
sua bicicletta, si é dedicato a gridare per le strade ciò che stava succedendo, e la gente é uscita di casa
per dare aiuto ai migranti caduti in disgrazia. Questa mattina, il signor Julio, con il suo campanello,
ha riprodotto per noi le grida di quel giorno.

Così, gli abitanti del paese di Barrancas, sono stati coloro che hanno aiutato i migranti e sollecitato l’appoggio
di esercito, polizia e Croce Rossa. Data la rilevanza e la complicazione della situazione, i feriti e gli altri
migranti in stato di shock sono stati trasferiti nel campo municipale dove gli é stato dato aiuto, alimenti e compagnia.

A Las Barrancas non era mai successa una cosa del genere. La comunità cittadina si mostra molto orgogliosa del
fatto che tutto il paese appoggia i migranti e queste famiglie povere parlano di quelli ancora più poveri dicendo
“Beh, almeno noi abbiamo qualcosa, loro non hanno niente”.

“Non c’é stata alcuna rissa a Las Barrancas” si dice nel paese, smentendo le dichiarazioni dell’autorità che non
sa distinguere fra migranti e criminali.

Il signor Julio sta ancora dando ospitalità a 3 migranti che non possono decidere se proseguire o ritornare ai propri
paesi d’origine.

Fra’ Tomas sta intervistando 3 delle vittime del 1 maggio per elaborare il rapporto sugli incidenti e la Missione
di osservazione proseguirà la sua strada questa sera in direzione Coatzacoalcos. Speriamo di proseguire contando
sulla presenza solidale dei rappresentanti dei mezzi di comunicazione, ci piacerebbe che la copertura che stanno dando
a questo lavoro proseguisse.

Per una migrazione libera dalla violenza…!

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