Racconti BreviRosinalda Correa da Silva racconti brevi

Bintou e il giorno in cui tutto si è fermato

È un altro giorno nel villaggio di Bintou, e la nostra piccola amica è un po’ triste perché, dopo quasi un mese insieme, Dara, sua cugina aveva bisogno di tornare a casa. Bintou non capiva perché lei doveva andare via., percé non potevano vivere entrambe nello stesso villaggio se erano parenti e si amavano così tanto. Dara era la sorella che avrebbe voluto avere, ma Oxun le aveva dato tre fratelli, 2 più grandi e uno più giovane che, dopo la nascita, catturò l’attenzione dei genitori. La nostra piccola amica, che aveva già vissuto tanto nei suoi più di 7 anni, non riusciva a capire perché, invece di avere una sorella, avesse 3 fratelli. Per la tristezza di Bintou, Dara se ne andò, così aiutò la madre con i fratelli a raccogliere l’inhame della nonna, giocò con la scimmietta, scappò dai fratelli birbanti, e poi, giunta la notte, si sedette nella capanna per ascoltare le storie della nonna. Questo era il suo momento preferito.

La nonna iniziò così: “ Ci sono tante storie incredibili che hanno bisogno di essere raccontate, così tante storie che la nostra realtà non può raggiungere. Storie che popolano le menti di persone così comuni, che è quasi impossibile realizzare o credere che queste storie possano popolare le loro menti. Questa è una”. Alla fine di queste parole la nostra piccola amica si addormentò, e quando aprì gli occhi era avvolta in un silenzio così grande e spaventoso, era sola e nella sua mente non c’era nulla che potesse spiegare quello che stava succedendo, non aveva più villaggio, né famiglia, né animali. Non c’era più vento, solo il fiume era ancora nello stesso posto e scorreva, e il rumore delle sue acque era tutto ciò che si sentiva. Bintou non ricordava più la storia che aveva sentito, né la sua famiglia e i suoi amici. Nella sua testa e nel suo cuore aveva un vuoto così grande, che era difficile condividere tutto quello spazio solo con il rumore delle acque.

La nostra piccola amica camminava da una parte all’altra alla ricerca di qualcuno, un ricordo che le desse una direzione e non trovava nulla. Fino a quando la risposta non è arrivata dalle acque: un dolce rumore l’ha chiamata nel fiume e lei è entrata, e mentre l’acqua saliva, veniva colta da una pace e dal desiderio di lasciarsi andare, così come fanno quelle acque. In questo modo, rilassata, sentì qualcosa che solleticava le sue gambe: erano piccoli pesciolini che facevano un cerchio intorno a lei, e in questo cerchio vedeva immagini di se stessa, vedeva passare la sua breve vita, i momenti buoni e quelli cattivi, e vedeva che, quando erano momenti buoni, le immagini passavano velocemente, e quelli cattivi passavano lentamente. A volte chiudeva gli occhi per non vedere quei momenti. Poi ha visto tutte le persone che amava, le avventure con dara, le liti e i giochi con i fratelli, le cure dei genitori e dei nonni, le storie della nonna, tutte quante, e ne ha ricordate alcune che non aveva più nella sua memoria. Quel momento durò un’eternità.

Alla fine, la mente di Bintou era di nuovo piena di tutto e di tutti quelli che amava, ma anche dei momenti difficili, e per qualche motivo le immagini si sono fermate in uno di quei momenti, e la nostra piccola amica aveva tanta paura. In quel momento ha sentito il suono di un sussurro che diceva: “ on avere paura, avrai sempre delle storie da raccontare finché farai attenzione ad ascoltarci”. Poi Bintou si è svegliata e a visto che era ancora lì, nella casa della nonna, che l’aveva sdraiata su un tappeto. Corse dalla nonna che stava preparando la colazione, e le raccontò tutto quello che aveva sognato e chiese alla nonna perché nel suo sogno i tempi duri durassero più a lungo. E perché il vento si era fermato e solo l’acqua scorreva, perché si sentiva la testa vuota e dopo aver sentito e visto anche i brutti momenti? Erano talmente tante domande che aveva per la nonna che, dopo averle sentite le rispose sorridendo. “Mia Keré, tu sei ciò che vive nella tua mente, tu e le tue storie, di quelli e quelle che sono venuti prima prima di te. Tu sei l’insieme di persone, luoghi, storie che senti e racconti. Tutto questo sei tu, senza questo il tuo mondo non esiste. Avere la mente e il cuore “vuoti di storie e racconti è come se tutto si fermasse, la vita, la tua vita!”.

Bintou ascoltò e conservò preziosamente il discorso della nonna: sarà una storia incredibile da raccontare un giorno.

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