Andrea Cantaluppi articoliArticoli

Muri

Qualche giorno fa ho ascoltato, con stupore, il Presidente degli Stati Uniti dichiarare ad un rappresentante della Commissione Europea che costruire i muri per fermare gli immigrati è profondamente sbagliato.

Bene! Mi sono detto. Era ora che gli USA abbattessero quel loro mortale, vergognoso, inumano, infame, chilometrico muro. Così tutti gli Stati del mondo avrebbero capito la lezione. Invece era il solito consiglio che tutti i presidenti nord americani si sentono di dare a chiunque, dall’alto della loro formidabile repubblica che può permettersi il lusso d’esportare la democrazia per quanta ne ha. La realtà è ben altra, purtroppo, e per tentare di farla comprendere un minimo in più, scrivo di cose vissute da me e da altri.

Vi propongo un elenco stilato dalla giornalista Cristina Pereda di deportati che solo in questo anno non ancora finito, riempiono le statistiche USA.

Quelli che leggerete sono numeri, io invece ho visto i loro occhi, le loro speranze deluse, la fine del loro sogno americano, la fine di ogni speranza di vita. Sbattuti nei paesi di lingua spagnola, come se questo marchiasse parte del problema, senza che questi esseri umani abbiano la minima coscienza di dove siano e perché. Infatti il guatemalteco lo deportano in Messico, il messicano, in Guatemala, e così via ingarbugliando.

Sappiate che sulle spalle debolissime dei migranti si lucra con la loro custodia nelle prigioni private e non in quelle federali. Che gli aerei o i bus che li trasportano sono anch’essi privati. Con un paio di pantaloni da penitenziario, in ciabatte ma con una copia della Bibbia in mano vengono rimandati in quello che era il loro mondo, il passato e nulla più.

Le famiglie vengono spezzate, le persone non ricevono più le cure necessarie, il lavoro nei paesi terzi non esiste.

Nella Casa scalabriniana di Nuevo Laredo, in Messico, abbiamo assistito migliaia di esseri senza futuro e vi posso garantire che è come guardare in faccia la morte.

Nei primi otto mesi di quest’anno l’amministrazione Obama ha deportato 155,125 mila immigranti senza documenti. Circa 643 al giorno. Le loro nazionalità sono:

Messicani, 99,398. Guatemaltechi, 20,838. Honduregni, 13,112. Salvadoregni,12,729. Domenicani, 1,403. A questa lista mancano tutti i deportati asiatici che si stima siano di più degli ispanici.

L’attuale Presidente nord americano finirà il suo mandato il prossimo gennaio senza che sia riuscito minimamente a mantenere la sua promessa elettorale fatta nel 2008 dove dichiarava solennemente che avrebbe risolto il problema dei migranti concedendo loro un permesso temporaneo di lavoro.

Lui accusa di ciò il Congresso a maggioranza repubblicana. Il problema rimane e potrebbe aggravarsi se vincesse il nazista in corsa per la presidenza.

In questo momento il mio pensiero va ai circa 140.000  minorenni che emigrano da soli verso un sogno e che si ritrovano in galera senza sapere perché e cosa fare.

Andrea Cantaluppi.

Vi mostro alcune foto che illustrano molto bene la nevrosi nord-americana che, con la motivazione dell’”invasione”, si autoconfina nelle proprie paure.

Il muro, infatti, testimonia il fallimento di una nazione che credeva nella libertà.


“La Administración Obama deportó en los primeros ocho meses del año fscal 2016 (del 1 de octubre al 31 de mayo) 155,125 inmigrantes indocumentados, de los cuales 91,025 (58.6%) tenían antecedentes criminales, revela un reporte solicitado por Univision Notcias.
…La cifra equivale a un promedio de 643 deportaciones diarias o 26.7 expulsiones cada hora. Durante el año fiscal 2015 el promedio diario de expulsados fue de 644.
ICE detalló que la mayoría de los deportados en lo que va del 2016 son:
Mexicanos: 99,398. De ellos 68,743  (69.1%) tenían antecedentes criminales y 30,655 (30.8%) no habían cometido crímenes;
Guatemaltecos: 20,838. De ellos 7,111 (34.1%) tenía antecedentes criminales y 13,727 (65.8% no habían cometido crímenes;
Hondureños: 13,112. De ellos 5,382 (41.0%) tenían antecedentes criminales y 7,730 (58.9%) no habían cometido crímenes;
Salvadoreños: 12,729. De ellos 4,386 (34.4%) tenían antecedentes criminales y 8,343 (65.5%) no habían cometido crímenes;
Dominicanos: 1,403. De ellos 1,090 (77.6%) tenían antecedentes criminales y 313 (22.3%) no habían cometdo crímenes.”1
“Un empate entre los ocho jueces del Tribunal Supremo

de Estados Unidos mantendrá congelada la reforma de in migración del presidente Barack Obama, que dejará la Casa Blanca el próximo mes de enero sin haber aprobado una de las grandes iniciatvas legislatvas de su mandato, aprobada en 2014 y que buscaba dar un permiso temporal de residencia y trabajo a casi la mitad de los indocumentados que se estma residen ilegalmente en el país.
…La reforma ha pasado así de ser una de las grandes promesas electorales de Obama en 2008 a una de sus mayores frustraciones dentro de la Casa Blanca por el bloqueo republicano a sus iniciatvas.
‘La decisión de hoy mantenen lo que hemos alegado desde el principio: que una sola persona, ni siquiera el presidente, puede cambiar unilateralmente la ley’, declaró en un comunicado el fscal general de Texas, Ken Paxton. ‘Esta es una victoria para los que creemos en la separación de poderes’…
Cristina F. Pereda”2

“Me entristece, desde hace dos años he venido pregonando sobre una reforma migratoria que benefcie a muchos ciudadanos que deben regular su estado en ese país”, afirmó Morales (presidente de Guatemala -nr-).
…Las medidas son conocidas como DACA y DAPA y ya han sido ejecutadas por el gobierno, pero con la decisión legal quedan suspendidas las ampliaciones o benefciar a más personas. Los registros del Ministerio de Relaciones Exteriores indican que son casi dos millones de guatemaltecos los que serían afectados por las deportaciones.

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