Fiabe

La piccola Ase delle oche

C’era una volta un re che aveva tanti animali ai quali voleva molto bene, specialmente alle sue oche, che erano belle grasse. Ne aveva così tante che chiamò una ragazza, di nome Ase, per badare alle sue oche; e Ase venne quindi soprannominata Ase delle oche.

Il figlio del re voleva prender moglie. Ase andò a cercarlo. “Cosa vuoi piccola Ase?”, chiese il principe. “Voglio sposare il figlio del re e ci riuscirò!”, rispose la ragazza. “Sì, figurati, proprio te, la guardiana delle oche!”, rise il principe. Ase si sedette fra le sue oche e replicò:” Io rimango qui e verrai tu a cercarmi!”.

Il principe voleva sposare la principessa più bella del mondo; decise perciò di inviare cento pittori a ritrarre le più belle per poi scegliere quella che poi gli sarebbe più piaciuta. Si innamorò così di una principessa che aveva gli occhi splendenti, e quando lei lo accettò come futuro sposo, si sentì l’uomo più felice della terra.

Il principe possedeva una pietra magica, larga e liscia, che teneva ai piedi del letto come se fosse un tappeto, e questa pietra gli rivelava sempre la verità su tutte le persone che ci passavano sopra. Quando arrivò la promessa sposa. Ase delle oche andò a cercarla e le confidò il segreto della pietra. L’avvisò che, se avesse avuto altri innamorati e voleva nasconderlo al principe, non doveva assolutamente poggiarvi sopra i piedi: “E’ una pietra parlante, disse, e gli rivelerà tutta la verità su di te”. La principessa, spaventata, scoppiò in lacrime e voleva tornarsene a casa. Ase cercò di consolarla e quella la supplicò di aiutarla. Dopo molto pensare, ecco quello che escogitarono: al calar della notte, Ase si sarebbe recata nella stanza del principe fingendo di essere la principessa, e si sarebbe coricata con lui. Sul finir della notte la principessa avrebbe preso il posto di Ase, prima che il principe si svegliasse, e il principe avrebbe creduto di aver dormito l’intera notte con la sua innamorata.

Così quella era, Ase delle oche entrò nella stanza dove dormiva il principe e, salita sulla pietra, si coricò vicino a lui, che chiese, mezzo addormentato: “Chi è la ragazza che entra nel mio letto?”. “Una fanciulla buona come il pane e limpida come acqua di fonte”, rispose la pietra. Dormirono insieme tutta la notte, ma prima che sorgesse il sole venne la principessa e prese il posto di Ase. Quando spuntò l’alba e i due giovani si alzarono, il principe interrogò nuovamente la pietra: “Chi è la ragazza che esce dal mio letto?”. “Una bugiarda, che prima di te ha avuto altri tre innamorati”. Indignato, il principe la scacciò via e si mise alla ricerca di un’altra principessa da sposare. Ne trovò una, bellissima, che aveva i capelli lunghi e luminosi come l’oro. Ma la piccola Ase riandò di nuovo a cercarlo. “Cosa vuoi, piccola Ase?”, chiese il principe. “Voglio sposare il figlio del re, e ci riuscirò!”, rispose la ragazza. “Si figurati, proprio a te, la guardiana delle oche!”, rise il principe allontanandosi divertito. Ase si sedette in mezzo alle sue oche, ostinata: “Io rimango qui e verrai tu a cercarmi!”.

Anche questa volta si ripeté la stessa storia, soltanto che, quando al mattino il principe interrogò la pietra, questa gli rivelò che la principessa con cui aveva dormito la notte, di innamorati ne aveva avuti sei. Deluso e rattristato, il principe mandò via anche questa fidanzata e stava per abbandonare le sue ricerche quando gli giunse notizia di una splendida principessa dalla pelle delicata e rosea come i petali di un fiore. La fece condurre alla sua reggia, ma anche questa volta Ase andò a cercarlo. Si ripeté ancora una volta la richiesta di Ase di sposarlo e seguì la derisione del principe.

Quando giunse la nuova principessa, Ase svelò anche a lei il segreto della pietra magica. La principessa preoccupata si raccomandò ad Ase perché l’aiutasse e lei acconsentì. La stessa scena si svolse durante la notte, ma il principe insospettito, mise ad Ase un anello di madreperla così stretto che non poteva toglierlo. Il mattino, interrogata la pietra, questa rispose che era una bugiarda e che di innamorati ne aveva avuti nove. Il principe divenne tutto rosso per la rabbia ed anche questa principessa venne scacciata. Quando si fu un po’ calmato, il principe decise che era giunto il momento di capire cosa stava succedendo ed interrogò di nuovo la pietra. Seppe così tutto quello che era avvenuto e come era stato ingannato dalle principesse. Andò allora da Ase e la trovò, come al soliti, seduta in mezzo alle sue oche. “Se è lei che ha l’anello di madreperla vuol dire che è proprio Ase che mi è destinata come sposa!”. Ma Ase aveva nascosto l’anello sotto una strisciolina di stoffa che si era annodata al dito. “Non è nulla, soltanto un taglietto, ma ho dovuto fasciarlo”, rispose al principe che le chiedeva cosa avesse al dito. Il principe allora volle vedere la ferita, e poiché Ase rifiutava, le afferrò la mano cercando di sciogliere la benda: ella cercò di divincolarsi, ma alla fine la fascia cadde a terra e l’anello brillò lucente al dito della ragazza.

Cos’ Ase delle oche sposò il figlio del re e divenne regina perché era sempre stata certa che quello sarebbe stato il suo destino.

(fiaba popolare norvegese )

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