ArticoliMarcelo Barros

Le religioni e il fascismo

Fascismo clericale
Fascismo clericale

Un giovane cercò il Vescovo Mons. Pedro Casaldaliga e gli disse: “Io sono ateo”. Il Vescovo gli domandò: “Di quale Dio tu sei ateo?”.

Nel secolo VI, il papa Gregorio affermava che conosceva due tipi di idolatria: la più banale era quella di adorare falsi dei (adorare animali, piante, statue, ecc.). l’altra forma di idolatria è più sofisticata e, nel frattempo, quotidiana nella pratica religiosa. Consiste nell’adorare il Dio vero in un modo falso. Quando si usa l’immagine di Dio per legittimare il potere, è idolatria. Chi fa questo, trasforma il Dio del vangelo in demonio. Quando si usa Dio per far paura, per opprimere le persone nella loro coscienza, si fa di Dio un idolo. Quando si usa Dio per i propri interessi personali o di gruppo, si cade in questa idolatria.

Infelicemente nella storia, tutte le chiese cristiane hanno fatto questo, perché Gesù non ha voluto organizzare una religione.

Gesù ha voluto proporre un’onda di amore e giustizia che trasformasse il mondo in ciò che Lui chiamava il “Regno di Dio”. Ma i discepoli che già quando Gesù viveva con loro vivevano preoccupati con il potere ed il prestigio, hanno fatto delle Comunità una religione (o varie religioni d’accordo con le diverse chiese) e per impiantarsi nel mondo, si sono alleate con gli Imperi. Per essere accettati dai potenti, sono state conniventi con la schiavitù. In nome di Dio  hanno legittimato il dominio dell’uomo sulla donna. Hanno usato il nome di Dio per chiedere soldi alla gente e hanno dato potere ai sacerdoti e ai pastori. E per dare a tutto questo marciume un’apparenza di santità, hanno inventato i culti, trasformato i gesti d’amore di Gesù, in riti fatti di cerimonie solenni e persino della cena di condivisione che Lui propose, hanno fatto un sacrificio rituale come se Dio avesse bisogno di sacrifici.

Nel primo testamento. Dio disse, tramite il profeta Osea e nel Vangelo, Gesù ha riaffermato: “Io voglio la misericordia e non i sacrifici”. Inutile. I religiosi, pastori e sacerdoti, vescovi e uomini di Dio, hanno fatto il contrario. E hanno inventato molte regole, molte norme, molte leggi per dare alla religione che loro hanno creato, un’apparenza di cosa seria e rigida.

Questa corruzione è già avvenuta quando, nel secolo XI prima di Cristo, i sacerdoti del tempio e il re Salomone, costruirono il tempio di Gerusalemme. Fino a quel momento, secondo quello che la Bibbia afferma, Dio si era rivelato nel deserto, nel mezzo del fuoco di un roveto ardente. E ha sempre voluto dare un segno della sua presenza in mezzo al popolo, manifestando la sua presenza (la sua gloria), nello stesso tipo di baracche (tenda) nelle quali viveva il popolo nomade. Costruendo il tempio, i sacerdoti copiarono dalle religioni dei loro vicini e trasformarono il Progetto divino dell’Alleanza, in una struttura specificamente religiosa. Hanno riprodotto gli stessi tipi di culti sanguinosi con sacrifici di animali, così come facevano i cananei, solo che ora erano offerti al Dio dell’Alleanza che mai aveva chiesto questo e mai lo aveva voluto.

Così imprigionarono Dio in leggi culturali, in esigenze di tributi e di tabù che dividevano le persone tra pure e impure, religiose e profane, benedette e altre abbandonate da Dio e dalla religione. Nella Bibbia, sempre ed in ogni occasione, i profeti hanno denunciato questa religione dei sacerdoti. Hanno protestato che Dio chiama il popolo a vivere la fede fondata nella giustizia, nell’attenzione da avere per la vita dei poveri. Secondo i Vangeli, quando andava al tempio, era per esercitare la profezia e non per offrire sacrifici rituali. Gesù ha rivelato ai discepoli che Dio è Padre (Abba) e non un Dio onnipotente. Insegnò a loro di pregare tutti i giorni: Padre Nostro, venga a noi il tuo regno (cioè, il tuo progetto di un mondo nuovo). Per questo motivo lui è stato perseguitato dai religiosi della sua religione ed è stato consegnato ai romani dai sacerdoti che chiedevano: Crocifiggilo! Crocifiggilo!

Durante secoli, quasi tutte le chiese, inclusa la Cattolica, hanno accettato la schiavitù, hanno legittimato le guerre di conquista e la colonizzazione per espandersi e per avere al loro fianco il potere politico, sempre credendo di star facendo in questo modo la volontà di Dio.

Il Concilio Vaticano II è arrivato a proporre un cambiamento in questo progetto. Anche se molti vescovi e sacerdoti la pensano così e si comportano in questa maniera, la postura ufficiale della Chiesa, infelicemente, non è questa.

Il potere idolatrato che si traveste da Dio è peggiore che le dittature sanguinarie del mondo perché opprimono a cominciare dalla coscienza e dalla parte più profonda dell’intimo dell’uomo.

 

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