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UE: eredità coloniali senza fine…

Così vengono annullati e derisi i sacri simboli fieramente sbandierati dalla vecchia Europa che cade sempre in contraddizione con se stessa.

In preda a convulsioni separatiste e con conati di fascismo sempre meno mascherato, segnalo due conseguenze dovute all’ipocrisia istituzionale: la prima consiste nel fatto che non andiamo più a prendere gli schiavi con le nostre galere negriere che hanno fatto arricchire re e regnanti, ma sono loro che vengono gratuitamente da noi; la seconda conseguenza delle politiche di rapina e di sfruttamento coloniale, fanno sì che gli africani vivono da centinaia di anni in un continente di proprietà degli europei.

Ci sono due nazioni europee che si sono arricchite con la pirateria, il commercio degli schiavi e il colonialismo e che sono l’emblema delle contraddizioni che ancora si basano sull’eredità coloniale.

La prima è la Gran Bretagna. Mi sono spesso domandato se quegli strani isolani tendenti all’isolazionismo, si siano mai chiesti cosa sarebbe oggi il loro paese se non avesse avuto le colonie asiatiche: India, Pakistan, Sri-Lanka; senza il petrolio della BP selvaggiamente pompato dal sottosuolo nigeriano; senza lo sfruttamento secolare dei paesi diventati forzatamente anglofoni come il Ghana, il Kenia, la Tanzania, il Sudafrica, il Gambia, la Sierra Leone, la Liberia, la Rhodesia, l’Uganda, la Somalia inglese, il Sudan, l’Egitto, lo Swaziland, la Costa d’Oro, il Camerun inglese e altri ancora. Fate da soli un conto immaginario dell’immenso territorio e dei milioni di cittadini sfruttati.

La seconda nazione che da sempre soffre del suo complesso di superiorità chiamato “grandeur” è la Francia.

Lo sapete che ogni anno il paese della legalitè, fraternitè potrebbe aggiungere anche del ruberè in virtù del fatto che obbliga i paesi africani francofoni a versare nelle casse del suo erario 500 miliardi di dollari l’anno?

Un suo presidente, Mitterand disse che:”Senza l’Africa, la Francia scivolerebbe a livello di potenza del terzo mondo” e lo ribadì un altro presidente, Chirac nel marzo del 2008, affermando:” Senza l’Africa, la Francia non avrà storia nel 21° secolo”.

Questo sistema di sfruttamento malvagio è stato denunciato dalla UE, ma la Francia non è pronta a rinunciare a questo cospicuo bottino che concorre a finanziare tutta la sua finta grandezza .

Nel prossimo articolo elencherò brevemente le principali componenti della continuazione del colonialismo sancito negli anni ’50.

Mohamed Ba

(fine prima parte)


UE: herencia colonial sin fin…   

Así es como se canceló y reprendió los símbolos sagrados que se promociona con orgullo por la vieja Europa que siempre cae en contradicción con sí mismo.  

Frente a convulsiones separatistas con ataques de fascismo cada vez menos disfrazado, señalo dos consecuencias de hipocresía institucional: la primera es que no vamos mas a tomar los esclavos con nuestras galeras negrerie que hicieron enriquecer los reyes y gobernantes, pero son ellos que vienen gratis de nosostros; la segunda consecuencia de las políticas de robo y de la explotación colonial, quiere decir que los africanos han vivido durante cientos de años en un continente de proprietad de los europeos.  

Hay dos naciones europeas que se han enriquecido con la piratería, la trata de esclavos y el colonialismo y que son el emblema de las contradicciones que todavía se basan en la herencia colonial. La primera es Gran Bretaña. A menudo me he preguntado si esos isleños extraños que tienden a aislacionismo, se habian preguntado cuál sería su país hoy si  no hubiera tenido colonias asiáticas: India, Pakistán, Sri Lanka; sin el aceite de BP bombeada salvajemente del subsuelo nigeriano; sin la  explotación secular de los países que se convierten con la fuerza a anglofonas como Ghana, Kenia, Tanzania, Sudáfrica, Gambia, Sierra Leona, Liberia, Rhodesia, Uganda, Somalia Ingles, Sudán, Egipto, Inglés, Suazilandia, Costa de oro, Camerún Inglés y otros. Hazte una cuenta imaginaria del inmenso territorio y de millones de ciudadanos explotados.  

La segunda nación que siempre ha sufrido su complejo de superioridad llamado “grandeza” es Francia. 

¿Sabe usted que cada año el país de la “legalitè”, la “fraternitè” también podria añadir “ ruberè” en virtud del hecho que obliga a los países africanos de habla francés a verter en las casas de sus  impuestos 500 billones de dólares al año?  

Su Presidente, Mitterrand afirmó que: “Sin África, Francia se deslizaría al nivel de potencia del tercer mundo” y en otro Presidente, Chirac en marzo de 2008 insistió, diciendo: “Sin África, Francia no tendrá historia en el siglo XXI”.  

Este sistema malvado de explotación fue denunciada por la UE, pero Francia no está dispuesta a renunciar a este gran botín que está ayudando a financiar toda su falsa grandeza.  

En el siguiente artículo voy a enumerar brevemente los componentes principales de la continuación del colonialismo consagrado en los años ’50.  

  

Mohamed Ba

(final de la primera parte) 

 

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