L’organo di Barberia
Io suono il piano
uno diceva
E io il violino
l’altro diceva
Io l’arpa io il banjo
io il violoncello
io flauto…io cornamusa…
io raganella…
Gli uni e gli altri parlavano parlavano
parlavano di quello che suonavano.
Non si sentiva musica
tutti quanti parlavano
parlavano parlavano
più nessuno suonava
ma in un angolo un uomo stava zitto:
“E voi signore che strumento suonate
voi che state lì zitto e non parlate?”
gli chiesero i musicanti.
“Io suono l’organo di Barberia
e me la cavo anche col coltello”
disse l’uomo che fino a quel momento
non aveva fiatato
e poi si fece avanti con il coltello in mano
e ammazzò tutti i musicanti
e suonò l’organo di Barberia
e così vera musica era la sua
e così viva e bella
che la bambinetta del padrone di casa
uscì da sotto il piano
dove per noia giaceva addormentata
e disse:
“Io giocavo col cerchio
a palla prigioniera
giocavo al mondo
giocavo col secchiello
e la paletta
giocavo ai genitori
giocavo a nascondino
giocavo con la bambola
giocavo con l’ombrello
con il mio fratellino
con la mia sorellina
giocavo a guardia e ladri
ma adesso basta adesso basta
adesso voglio giocare all’assassino
adesso voglio suonare l’organo di Barberia”.
E l’uomo prese per mano la bambina
e andarono per case
per città per giardini
ammazzando tutta la gente che potevano
ammazzare
dopo di che si sposarono
e fecero tanti bambini
sennonché
il primo studiò piano
il secondo violino
il terzo arpa
il quarto raganella
il quinto violoncello
e poi cominciarono a parlare a parlare
parlare parlare parlare
la musica non si sentiva più
e tutto quanto andò a ricominciare!
* Il termine Barberie significa sia “Barberia” sia “barbarie”. Prévert gioca sul duplice significato del francese.
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