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BUON NATALE A TUTTI.

Dalle righe di “Il sorriso di Claudio Cantanluppi”, sono lieto di offrire gli auguri di Buon Natale a tutti con quelle poche parole che affiorano spontaneamente sulle labbra di tante persone in questa, come in tante altre stagioni natalizie. Con il “Buon Natale” si offre tanta simpatia, amicizia e, anche se non di rado inconsapevolmente, si rivanga tanta, molta storia, iniziata con quel Bambino venuto al mondo in una caverna nei paraggi di Betlemme, come ci ricordano Matteo e Luca, i due cronisti del tempo.
Quel Bambino, insieme con i suoi genitori Maria e Giuseppe, ha rappresentato una svolta nella storia. Irripetibile, drastica, sorprendente, anche se, a quel tempo e in quel luogo solitario e campestre, nulla lasciava prevedere gli sviluppi successivi: nell’animo di quel bambino si rispecchiava “tanta, molta storia” che avrebbe generato nei cuori umani serenità e pace ed ispirato espressioni artistiche (musica, arti raffigurative…) di indicibile bellezza. Non sono rimasti assenti anche gruppi innumerevoli di bambini in età scolastica o meno: quanti di loro non si sono cimentati e non si cimentano tuttora nel raffigurare su un pezzo di carta la scena di quella Natività storica, anche se lontana nel tempo ed eludente suoni di tromba o fischi di arbitro!

Il fascino del Natale si ripete ogni volta una donna diventa madre. E partorisce. E’ il miracolo della vita che si rinnova e che conquista il mondo, perché sa quasi furtivamente iniettare nuove energie, ispirare gesti di altruismo e ridare primato alle ragioni del cuore e della vita. Che non è la stessa cosa delle ragioni che spinge la tecnologia umana quando offre alternative di comodo.
A Bruxelles, anche quest’ anno, si terrà la conferenza annuale “fiera del bimbo”. Più precisamente “menhavingbabies” = ovvero gli uomini che si procurano una prole di loro libera scelta. O, sfacciatamente, comprano bambini. Queste “transazioni” non possono non riflettere dettagli e costi desiderati. A seconda della qualità di ovuli, sperma, età, salute e nazionalità della madre gestante, le spese preventivate si aggirano intorno a 90.000/100.000 dollari. E’ compresa anche tutta una serie di servizi: assistenza psicologica ai futuri genitori o chi per loro e, per la madre a prestito, voli e hotel in paesi scelti dove far partorire la donna e così via. In definitiva, si provvede alla produzione di bambini per tutti i gusti, colori e desideri di ogni età e cultura. Il tutto organizzato, come viene sbandierato, per i “genitori di tutto il mondo”. Con servizi offerti anche online.
La fiera degli “uomini che hanno bambini” ed altre simili operazioni, non sono per tutti: son solo per coppie dello stesso sesso desiderose di procurarsi uno o più bambini. Con i sottintesi e conseguenze inevitabili sulla “mercanzia!” che fa mercato o lo tiene vivo. Chi non capisce che siamo di fronte a nuove forme di schiavitù di donne e bambini, con la palese violazione di ogni aspetto della dignità umana, seppur pelosamente coperta da un sentimentalismo a dir poco fuorviante? La schiavitù classica di un tempo non seguiva forse le stesse logiche?
A quel primo Natale a Betlemme non mancò il disinteresse degli abitanti o transitanti in quel luogo, eccezion fatta di categorie marginali, come alcuni pastori e tre personaggi sconosciuti (Re Magi). Ma, nonostante l’indifferenza o assenza dei molti, la SUA luce, forza interiore e la conseguente accensione di una inedita avventura umano-divina, risultarono inarrestabili sulla distanza di 20 secoli. Mantenendo tutto il loro potere magico.

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