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EUROPA/RUSSIA: Il Cardinale Zuppi nella Cattedrale cattolica di Mosca: ho affidato la missione di pace alla Madonna di Vladimir

Mosca (Agenzia Fides) – «L’unità non è data dal potere, ma dal servizio reciproco; non dai vincoli di sangue, ma dal vincolo di Dio fatto uomo, che ci rende Suoi, Suoi figli, parte della Sua famiglia» così ha parlato il Cardinale Matteo Zuppi nell’omelia pronunciata durante la celebrazione eucaristica da lui presieduta nella Cattedrale cattolica dell’Immacolata Concezione di Mosca. Giovedì 29 giugno, nel suo secondo e ultimo giorno in missione di pace nella capitale russa, solennità dei Santi Pietro e Paolo secondo il calendario liturgico latino, il Cardinale ha presieduto la messa serale concelebrata anche dall’Arcivescovo Giovanni d’Aniello, Nunzio apostolico presso la Federazione Russa e in Uzbekistan, e i vescovi ordinari cattolici presenti Russia.
Il Cardinale Zuppi, che ha fatto leggere la sua omelia tradotta in lingua russa al vescovo Nikolaj Dubinin, ha continuato: «Come una madre, la Chiesa non può mai darsi pace per le divisioni tra i suoi figli, Lei è madre e sempre cerca la pace con pazienza e fortezza, per riunire ciò che è stato diviso dal male. Come una madre, la Chiesa invoca incessantemente il dono della pace: incessantemente lo cerca, perché il dolore di ogni essere umano è il suo dolore. Non è ingenua, ricorda e non confonde le aree di responsabilità. Affronta le avversità come possibilità di amore, semina il bene per lottare contro il male e ristabilire la giustizia, sostiene la speranza accesa nell’oscurità delle tenebre».
Dinanzi ai circa 500 convenuti (rappresentanti diplomatici, cattolici della capitale e giornalisti), l’inviato di Papa Francesco ha ribadito lo scopo della missione affidatagli dal Pontefice: La Chiesa – ha detto − «crea vincoli di pace e fratellanza, distrutti dalla violenza, dall’odio e dalla sfiducia. Questo è l’unico motivo della missione di questi giorni, missione che ha voluto il Successore di Pietro, che non si perde d’animo e cerca di fare tutto il possibile perché l’attesa di pace che si innalza dalla Terra si realizzi presto. Ieri ho affidato questa missione alla Madre di Dio di Vladimir, perché la sua tenerezza verso l’umanità ferita e sofferente ci aiuti a trovare strade per la pace con intelligenza e coraggio, con creatività e fiducia». Ricordando le sofferenze degli indifesi e degli innocenti, il Cardinale ha invitato tutti a non dimenticare questo dolore e a impegnarsi per trovare strade per superarlo: «Non è un sogno ingenuo, ma un dovere umano e cristiano necessario perché ci sia un futuro. La pace e la giustizia si nutrono reciprocamente e necessitano l’una dell’altra». Alla celebrazione era presente anche il metropolita Nifon di Filippopoli, rappresentante della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia presso la Chiesa ortodossa russa.

Nel pomeriggio di giovedì 29 giugno, il Cardinale Zuppi ha incontrato il Patriarca ortodosso di Mosca e di tutte le Russie Kirill.

Il 28 giugno l’Arcivescovo Pezzi, a capo dell’Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, aveva rivolto ai cattolici presenti nella Federazione l’appello ad accompagnare con la preghiera la seconda tappa della missione del cardinal Zuppi, chiedendo ai fedeli della capitale di recarsi in cattedrale per la celebrazione serale odierna e a tutti i parroci delle parrocchie fuori Mosca di celebrare una messa per sostenere la missione di pace in corso, uniti spiritualmente a papa Francesco.

La Cattedrale cattolica di Mosca, dedicata all’Immacolata Concezione di Maria, è un edificio di inizio Novecento in stile neogotico. Come quasi tutti i luoghi di culto collocati sul suolo sovietico, anche la Cattedrale ha attraversato vicende alterne: chiusa nel 1938, all’epoca delle cosiddette grandi purghe staliniane, è stata profanata e adibita dal regime comunista a magazzino e a mercato, per poi ritornare in possesso della Chiesa cattolica dopo il crollo dell’URSS ed essere riconsacrata nel 2005. L’Arcidiocesi della Madre di Dio, guidata dal 2007 dall’Arcivescovo Pezzi, si estende su un territorio di 2.629.000 km² e comprende un centinaio di comunità. La provincia ecclesiastica della Chiesa cattolica in Russia, oltre all’Arcidiocesi, è costituita da altre tre Diocesi suffraganee: la Diocesi di San Clemente a Saratov, quella di San Giuseppe a Irkutsk e quella della Trasfigurazione a Novosibirsk. Poiché i cattolici nella Federazione Russa sono meno dell’1% del totale della popolazione, si tratta perlopiù di piccole o piccolissime comunità, che a volte vedono la presenza di un sacerdote abbastanza di rado durante l’anno. Non vi sono dati precisi sul numero dei cattolici presenti Federazione, vista la presenza di varie comunità (istituti religiosi, movimenti ecclesiali, gruppi che si riuniscono per nazionalità, ecc.), spesso costituite da stranieri che rimangono in Russia per un periodo più o meno breve. Secondo quanto recentemente dichiarato all’agenzia RIA Novosti dall’Arcivescovo Pezzi, i battezzati cattolici nel Paese dovrebbero essere meno di un milione. Inoltre, a causa delle difficoltà sorte in seguito al recente conflitto, ultimamente si è notata una diminuzione non trascurabile della presenza di cattolici stranieri. (CD) (Agenzia Fides 29/6/2023)

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