Andrea Cantaluppi articoliArticoli

El Salvador: si aggrava una crisi che sembra senza fine da decenni.

Prigionieri in un carcere guatemalteco

Anche il clero sembra uscire con forza a denunciare una crisi politica che definisce “come un terremoto”.

L’Agenzia Fides rilancia l’intervista rilasciata a Vatican News dal Cardinale Gregorio Rosa Chavez, Vescovo ausiliare di El Salvador.

Recentemente il cardinale è stato sottoposto a dure critiche da parte del leader del partito Nuevas Ideas,  Walter Araujo, che ha minacciato il cardinale perché non è d’accordo su come il prelato ha descritto la situazione del Paese.

Araujo, fin da quando faceva parte del partito Arena, sia come dirigente che come funzionario, ha attaccato i sacerdoti che denunciavano le ingiustizie, e ha ripetuto gli slogan del suo ex capo, il famigerato Roberto d’Aubisson, accusando i religiosi di essere “preti rossi” (comunisti) con tonaca nera.

Riguardo all’intervista, alla domanda “ Come interpreta l’attuale situazione socio-politica in El Salvador?”, ha così risposto: “ E’ una domanda difficile in questo momento. Perché siamo in un momento di terremoto politico, possiamo dire, quando abbiamo vissuto il terremoto nel 1986 eravamo in mezzo alla guerra, e l’Arcivescovo Rivera Damas ha usato un’immagine molto bella, ha detto: “ Ci sono due terremoti, uno della natura e quello creato dagli uomini”.  Si riferiva alla guerra e in quel contesto aveva un’immagine molto bella, che ogni domenica celebriamo la messa domenicale, da un luogo che aveva subito il terremoto. Con due travi di legno di una casa distrutta che sarebbe come una croce, simbolo di un Paese che spera in Cristo. Bisogna dare speranza alle persone di fronte a una tragedia grande come la guerra e il terremoto. Qualcosa di simile accade oggi, abbiamo il terremoto della pandemia. Quanti dolori sta provocando nel mondo e anche fra noi. E come fa male vedere le persone ogni giorno angosciate o intubate. Molte volte finiscono in un cimitero per venire sepolte seguendo il rito protocollo anti Covid. E nessuno può stare vicino al defunto. L’altro terremoto è politico. Il Paese vive un grande sconvolgimento politico in questo momento, una crisi politica molto grave perché non abbiamo uno Stato di diritto funzionante, non abbiamo l’indipendenza dei poteri, non abbiamo una figura politica cui fidarci, non abbiamo una legge che dobbiamo rispettare, c’è un grande timore che non ci sia legge o ordine, quindi non c’è vera giustizia”.

I giudizi espressi dal cardinale risuonano molto forte, e specialmente se provengono da un arcivescovo molto misurato. Sembra di riascoltare Oscar Arnulfo Romero, appena santificato che esprimeva gli stessi giudizi prima di essere assassinato mentre diceva messa al momento della consacrazione dell’ostia. Intanto El Salvador continua ad essere uno dei Paesi con maggior numeri di migranti che cercano di farsi una vita altrove.

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