Andrea Cantaluppi articoliArticoli

Italiani brava gente!

Riflettere sui soli numeri aiuta a togliere dalle orecchie
quel molesto rumore di fondo che, pur di racimolare irrazionali voti, urla demagogia e infonde il terrore dell’invasione.
Gli italiani sono uguali o migliori degli altri? O è solo uno stereotipo che nasconde sotto la realtà una verità scomoda? Gli italiani, oltre i luoghi comuni, esistono? Sono razzisti più o meno consapevoli? Forse li unifica la lingua non da tutti conosciuta, o i confini che per definizione sono labili e soggetti a cambiamenti.
Nel corso della Storia abbiamo dominato tutti e tutti ci hanno dominato.
Se c’è una cosa che ci fa grandi nel mondo, oltre alle singole persone che autenticamente esprimono genio e voglia di fare senza apparire, è la cultura dell’accoglienza che per primi abbiamo offerto e poi ricevuto. Ne è nato un Paese che, oltre alle bellezze naturali e a quelle create, è simbolo di umanità genuina, spontanea, generosa.
Contro ogni oscurantismo vecchio e nuovo, continuiamo così!

Dati del Ministero degli Affari Esteri.

Al 31 dicembre 2017 c’erano 4.973.942 italiani residenti all’estero con un incremento del 60,1 % rispetto all’anno precedente. La percentuale sulla totalità della popolazione italiana, circa 60 milioni, è di circa l’8%.
Sui circa 187 Paesi nel mondo dove ci sono residenti italiani vi fornisco i dati dei primi 12:

Argentina: 868.265
Germania: 743.622
Svizzera: 614.996
Brasile: 415.887
Francia: 411.839
Regno Unit.: 300.629
Belgio: 268.828
Stati Uniti: 265.733
Spagna: 164.384
Australia: 147.160
Canada: 140.633
Venezuela: 118.314

Divisione per continenti:

Europa: 2.365.170
America Meridionale: 1.338.172
America Nord e Centro: 400.214
Africa. Asia. Oceania. Antartide: 237.600

Stranieri residenti in Italia al gennaio 2018: circa 5.134.000.

Tra il 1861 e il 1985 hanno lasciato il nostro Paese senza farvi più ritorno, circa 18.725.000 italiani.
Gli oriundi italiani nel mondo ammontano tra i 60 e gli 80 milioni.

Da quando esiste l’umanità sul pianeta Terra l’emigrazione è sempre esistita con una sua circolarità che non conosce barriere e confini.
Sarà interessante conoscerne le cause e le motivazioni a partire da quel primate che per primo decise di alzarsi sui due piedi e vedere cosa c’era oltre quel ciuffo d’erba che sembrava così alto e invalicabile.

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