Fratelli nostri
Fratelli nostri
che siete nel Primo Mondo:
rispettate il nostro pane quotidiano,
rinunciando voi al vostro sfruttamento quotidiano.
Non vi intestardite
a ricevere da noi il debito che non abbiamo fatto
e che continuano a pagare i nostri bambini,
i nostri affamati, i nostri morti.
Non cadete più nella tentazione
del lucro, del razzismo, della guerra;
noi faremo in modo
di non cadere nella tentazione
dell’ozio e della sottomissione.
E liberiamoci gli uni gli altri da ogni male.
Il primo mondo consumista è un antropofago che sta mangiando il terzo mondo.
Per socializzazione intendo la maggiore partecipazione possibile di tutti i cittadini, con il più elevato livello possibile di uguaglianza, nei beni della natura e in quelli di produzione. Per raggiungere ciò, evidentemente, sarà necessario togliere e distruggere l’egoismo del capitale, il privilegio delle minoranze, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Mi diranno sovversivo;
risponderò: è vero.
Per il mio popolo che lotta, vivo;
con il mio popolo che marcia, cammino.
Incito alla sovversione
contro il potere e il denaro.
Voglio sovvertire la legge
che perverte il popolo in gregge
e il governo in macellaio.
(34)