Andrea Quadrani articoliArticoli

Genietti

All’inizio erano solo anime da bar. Singoli o sparuti gruppi, che al lunedì, commentavano le partite di calcio della giornata precedente, con finta acrimonia e tante risate, che iniziavano la mattina con i caffè più o meno corretti, ed arrivavano a sera, dopo la fatica del lavoro, con spritz e bianchetti vari.

Arrivò poi il tempo della moviola e le chiacchiere iniziarono ad uscire dal cerchio dello sport ed andare in altri ambiti del sociale; qui, l’interpellato maggiore era ‘quello che sa’; in ogni Bar che si rispettava, c’era questa figura chiave; questa anima dispensatrice di sapere, che, esperta di tutto, chiariva, non senza lunghissime arringhe accompagnate da ampi gesti degli arti, ogni argomento o domanda che gli si ponesse. Era un modo simpatico di delegare il proprio pensiero ad una singola anima.

Pochi potevano prevedere cosa sarebbe accaduto da quei momenti a poco dopo.

Erano gli inizi del nuovo millennio, il tanto atteso (?) ‘duemila’ e in giro per il mondo, anime illuminate, iniziarono a pensare, ideare e creare, i Social. Non più dal vero di occhi ridenti, manone sulle spalle, giri di calici, di tazze e tazzine colme di liquidi multiodori, ma seduti in ogni luogo, con tastiere e schermi colorati, le anime potevano iniziare a scambiarsi informazioni, notizie, e poi, commenti su di esse. Probabilmente all’inizio gli scopi erano benevoli. Poi, si sa, il cosiddetto Fattone (ops), Fattore Umano, ha iniziato a metterci un po’ troppo di se stesso, del suo io e del suo, accidenti, super-io.

Ed eccoci qua, oggi, su una di quelle piattaforme, chiamate così, forse perché da loro viene lanciato di tutto a tutti, spiegando la loro utilità nel modo più asciutto ed impersonale che esista.

Ho pensato a volte, come illustrare a parole, ad un viaggiatore del tempo, che arrivi, per esempio dagli anni settanta, o ad un più che vispo uccellino-mangiatore-di-briciole (dove sei amico… mi manchi!), la vita all’interno di FB, una di queste realtà. Certo, essendo la copia digitale della società reale, c’è di tutto. Ma il tipo di anima, che sta sempre più prendendo piede, è quello che definisco tra me e me: genietto.

Genietto, non perché sappia chiarire qualcosa a qualcuno, come i suoi antenati da Bar, di ben diverso, loro, spessore umano e sociale, ma per ‘come’ lo fa: intanto inveisce su ogni argomento, dando la colpa, a giro, ai poteri forti, politici, multinazionali, Papa, Dio; senza, ovviamente, dare prove un tantino logiche (scientifiche? Non esageriamo), del suo pensiero, ma sempre facendo della grassa e corrosiva ironia sul fatto in esame. Poi come un avvoltoio si apposta e attende i commenti al post; perché il genietto è un’anima del nostro tempo: migliaia di persone lo seguono e lo venerano, pompando sempre più il suo IO e lui li ripaga con le parole adatte. Se vede che i commenti sono per lo più negativi, ritratta in parte, e scrive, che non è come sembra, che non voleva intendere così, che era solo ironia, la sua, che non lo si era capito appieno. Questo per il suo pubblico. Composto da anime, sempre di più troppe di più, in cerca di qualcuno che pensi per loro, che la testa serve per cogitare sulle necessità primarie della vita vera, e non può, no, pensare ad ogni cosa; serve, ormai è necessario, qualcuno che pensi per me, per te, per lui.

Una delle più fastidiose caratteristiche del genietto, è lo scrivere al plurale, modo di esprimersi molto in voga, ma anche molto di questi tempi, dove la responsabilità personale, sta sparendo sempre più, nascosta da un sacco di paranoie, scuse, meschinità:

“dovremmo, bisognerebbe che facessimo, dobbiamo” e altri verbi simili.

Mai “dovrei, bisogna che faccia, secondo me”; anzi, quasi mai. Qualche anima libera esiste ancora.

A chi ho confidato questi miei pensieri, mi ha risposto che è ‘naturale’ oramai scrivere così… può essere, ma scrivere al singolare sarebbe forse più onesto intellettualmente.

Lo so, io sono un alieno alienato dai miei pensieri e penso spero sempre troppo in meglio.

Il futuro sarà mio giudice.

Andrea Quadrani

(21)

Loading