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LATINOAMERICANI, LA SECONDA POPOLAZIONE MIGRANTE NEL MONDO

SAN SALVADOR/ I latinoamericani sono al secondo posto tra i gruppi di persone che emigrano di più al mondo, superati solamente dagli asiatici.

“La migrazione è una “realtà” che non coinvolge solo i paesi centroamericani, dato che a livello mondiale ci sono 232 milioni di migranti”, ha segnalato il viceministro degli esteri del Salvador, Liduvina Margarin. Di questa somma, “gli asiatici e i latinoamericani rappresentano i gruppi più numerosi”, ha precisato la Margarin, che è anche presidentessa del Consiglio Nazionale per la protezione e lo sviluppo delle persone migranti e della loro famiglia del Salvador.

La maggior parte dei 26 milioni dei migranti latinoamericani presenti nel mondo si trova in Nord America, secondo un report dell’ONU. Secondo questo studio, i migranti nati in America Latina e Caribe sono il secondo grande gruppo della diaspora a livello mondiale, secondi solo a quelli nati in Asia, che sono 38 milioni (19 milioni in Europa, 16 in America del Nord, 3 in Oceania).
La presidentessa, in base a questo studio dell’ONU, ha rilevato che tra i principali paesi di destinazione dei migranti ci sono gli Stati Uniti, con 45,8 milioni di persone.
Li seguono la Russia (11 milioni), Germania (9,8), Arabia Saudita (9,1), Emirati Arabi Uniti e Regno Unito con 7,8 milioni ciascuno, Francia (7,4), Canada (7,3), Australia e Spagna entrambe con 6,5 milioni di migranti.
La migrazione è stata una costante per tutta la storia, e prova di ciò è che oggi “i paesi sviluppati del nord del mondo accolgono 136 milioni di migranti”, mentre “nel sud ce ne sono 96 milioni”, ha spiegato la Margarin.
“Della popolazione migrante mondiale (232 milioni) , si stima che approssimativamente 3 milioni siano salvadoregni”, dei quali la maggior parte si trova negli Stati Uniti, con una popolazione totale di “2.645.267”, secondo uno studio del Consiglio Nazionale presieduto dalla Margarin.
Di questi “un milione e mezzo di compatrioti sono nello stato della California”, ha precisato la viceministra. I Salvadoregni “sono maggiormente distribuiti” negli Stati Uniti (2.645.267), Canada (162.000), Messico e Centro America (60.000), Australia (18.000), Europa (11.500), Sud America (3.000), Israele (250), Giappone (77), e Cina (27), secondo il documento del Consiglio.
La migrazione “è un fenomeno umano che richiede la nostra più piena sensibilità e empatia, verso tutto quello che significa lasciare la patria, la famiglia, e arrischiarsi in un cammino pieno di pericoli e di abusi”, ha detto il cancelliere Salvadoregno, Hugo Martínez.
Da parte sua, la Margarin ha sottolineato che “la migrazione è qualcosa di naturale negli esseri umani”.
La migrazione “è sempre esistita e cammina con noi; siamo sempre stati nomadi”, ma “bisogna sempre rispettare “le regole” dei paesi in materie migratorie”, ha aggiunto.
I dati dell’ONU evidenziano che questi 232 milioni di migranti nel mondo sono alla ricerca di una migliore condizione di vita fuori dei loro paesi di origine, nonostante i pericoli che corrono nel loro tragitto verso il paese dei loro sogni e i costi che vanno pagati per raggiungerlo.
Per esempio, gli immigranti centroamericani, in particolar modo del Guatemala, Honduras e Salvador, pagano ad un “coyote”, o trafficante di persone “fino a 14.000 dollari” per passare illegalmente verso gli Stati Uniti , ha detto a Efe la direttrice del Centro di Risorse Centroamericane (Carecen) del nord della California , Lariza Dugan, durante una visita a San Salvador.
Oltre a dover sostenere un’elevata spesa dal punto di vista economico, molti migranti a volte devono affrontare la dura realtà di essere deportati dai paesi di destino per rimanere senza documenti.
“Il numero medio di persone deportate dagli Stati Uniti ogni giorno è stato più o meno 1.200”, dei quali il 93% “sono latinoamericani”, secondo il direttore esecutivo dell’Alleanza Nazionale delle Comunità Latinoamericane e del Caribe (NALACC è la sua sigla in inglese), Oscar Chacon.

Come paesi che ricevono più deportati, “è da sottolineare il caso del Messico, seguito dall’Honduras, Guatemala, e El Salvador”, ha aggiunto.
Nel caso del Salvador, almeno 77. 772 salvadoregni sono stati deportati dagli Stati Uniti e dal Messico tra il 2012 e il 31 agosto di quest’anno, secondo Conmigrantes.

 

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